Pillole: le NSP

Home> Dipendenze e Sostanze> Pillole: le NSP

Le Nuove Sostanze Psicoattive (NSP) rappresentano un gruppo molto ampio di sostanze farmacologicamente attive, sia naturali (presenti nelle piante) che sintetiche

Queste sostanze appaiono agli inizi del 2000 sul mercato telematico (INTERNET), negli smart shop, nelle tabaccherie e, al momento dell’uscita nel mercato legale (telematico o smart shop) o illegale (spaccio da strada o dark web), non risultano inserite nelle tabelle delle Convenzioni internazionali e in quelle delle leggi nazionali, ma sono in forte espansione e richiedono particolare attenzione.

Molte delle pillole NSP possono causare dipendenze.

Le classi più importanti di NPS, sintetizzate dal Dipartimento Antidroga del Ministero dell’Interno, sono le seguenti:

Catinoni sintetici

I catinoni sintetici sono derivano da una molecola psicoattiva presente in natura  nella pianta del Khat. Tra i derivati vi sono gli analoghi del beta-keto, molto simili alle fenetilammine.  

Questo gruppo comprende diverse sostanze utilizzate come principio attivo nella preparazione di medicinali.

I catinoni sintetici maggiormente utilizzati a tale scopo sono il mefedrone ed il metilone.

Per eludere i controlli i fornitori di catinoni sintetici li immettono sul mercato sotto altri nomi (ad. esempio Explosion, Blow, Recharge) o come  fertilizzanti per le piante o sali da bagno, spesso accompagnati dalla dicitura “non adatti al consumo umano”.

Presentazione

Generalmente, si presentano in forma di polvere bianca o marrone, eccezionalmente in compresse e sono in grado di imitare gli effetti della cocaina, amfetamina o MDMA. Le pasticche sono meno comuni ma sono disponibili sul mercato illecito in sostituzione dell’MDMA.

Effetti psicoattivi

Al pari delle fenetilammine, i catinoni si comportano come stimolanti del sistema nervoso centrale (SNC), sebbene con una potenza inferiore. Come la cocaina, anche il mefedrone ha un picco di breve durata. Di conseguenza, gli utenti possono consumare più dosi in successione.

Cannabinoidi sintetici

I cannabinoidi sintetici sono funzionalmente simili al tetraidrocannabinolo (THC), il principio attivo primario nella cannabis. 

I cannabinoidi sintetici agiscono sugli stessi recettori della cannabis nel cervello e in altri organi.

Alla fine del 2008 sono stati individuati alcuni cannabinoidi sintetici in miscele vegetali da fumare o nei cosiddetti incensi e profumatori d’ambiente. Tra questi i più diffusi erano Spice Silver, Spice Gold e Yucatan Fire ma tanti altri sono entrati poi a far parte dei prodotti denominati Spice. Questi prodotti non contengono tabacco o cannabis ma, se fumati, producono effetti simili a quelli della cannabis ad altro tenore di THC. Vengono venduti in negozi specializzati (head shops) e su Internet.

Presentazione

 Allo stato puro queste sostanze si presentano in forma liquida (olio) o solida. Le miscele da fumare sono vendute in piccoli pacchetti di alluminio, in genere da 3 grammi, contenenti sostanza vegetale essiccata alla quale sono aggiunti uno o più cannabinoidi.

Modalità d’uso

Prevalentemente, come accade con la cannabis, le miscele vegetali che contengono cannabinoidi vengono il più delle volte fumate.

Effetti psicoattivi

Gli agonisti dei recettori dei cannabinoidi imitano gli effetti del THC e dell’anandamide interagendo con il recettore CB1 nel cervello. Studi in vitro hanno dimostrato che alcuni composti sintetici si legano più fortemente a questo recettore rispetto al THC. Si sa poco della farmacologia dettagliata e della tossicologia dei cannabinoidi sintetici e sono stati pubblicati pochi studi formali sull’uomo.

Fentanyl e analoghi

Il Fentanyl è un analgesico con una potenza di almeno 80 volte superiore a quella della morfina. Il Fentanyl ed i suoi derivati sono utilizzati come anestetici e analgesici sia in medicina sia in veterinaria.

La sua molecola ed i suoi derivati sono soggetti a controllo internazionale, ma può essere sintetizzata illecitamente e venduta come “eroina sintetica” o mescolata con l’eroina.

Presentazione

Il Fentanyl ed i suoi sali compaiono in forma di polveri bianche granulari o cristalline. Il Fentanyl può inoltre presentarsi in formato illegale come polvere impalpabile di colore giallo, chiamata in gergo “Persiano Bianco” e a volte come “trip di carta” (sottili pezzi di cartoncino impregnati di Fentanyl).

Modalità d’uso

Il Fentanyl viene assunto tramite iniezione endovenosa, cerotti transdermici, pastiglie transmucose orali e compresse vestibolari. La polvere di Fentanyl o i cerotti vengono anche fumati o assunti per via intranasale (sniffati).

Effetti psicoattivi

Il Fentanyl è un analgesico che agisce principalmente sul recettore μ-oppiaceo. Oltre alla sua azione analgesica, il Fentanyl provoca stordimento ed euforia, quest’ultima meno marcata rispetto all’eroina e alla morfina.

Conseguenze per la salute a breve termine

Tra gli effetti collaterali più comuni figurano nausea, capogiri, vomito, affaticamento, mal di testa, costipazione, anemia e edema periferico.

Danni alla salute nel lungo periodo

L’uso ripetuto sviluppa rapidamente tolleranza e dipendenza. Non appena si interrompono le somministrazioni, subentrano i sintomi tipici dell’astinenza (sudorazione, ansia, diarrea, dolore alle ossa, crampi addominali, brividi o “pelle d’oca” ). Interazioni gravi si sviluppano quando si mischia il Fentanyl con eroina, cocaina, alcool ed altri depressori del sistema nervoso centrale, come le benzodiazepine. L’overdose comporta una depressione respiratoria, può anche subentrare una morte improvvisa per arresto cardiaco o grave reazione anafilattica. Negli esseri umani sono sufficienti 2 mg di Fentanyl per essere letali.

Fenetilammine

Rappresentano una classe di molecole ad azione psicoattiva e stimolante piuttosto ampia che include anche la M.D.M.A. (nota come ecstasy), l’amfetamina, la metamfetamina.

Presentazione

Le fenetilamine vengono commercializzate in compresse di vari colori/forme, in capsule, in polvere/cristalli. Da segnalare che sono state registrate fenetilamine sotto forma di francobolli (“blotters”), formulazione tipica degli allucinogeni ad elevata potenza.

Modalità d’uso

Le fenetilamine possono essere ingerite, sniffate e più recentemente assunte per via sublinguale (francobolli).

Effetti psicoattivi

Uno degli effetti più pericolosi delle fenetilamine è la rigidità muscolare, tuttavia variano da sostanza a sostanza e possono inoltre generare pressione sanguigna molto alta associata a crisi epilettiche, disturbi cardiovascolari, disidratazione, confusione. In altri casi, con l’impiego di altre molecole, si possono verificare depressione del sistema nervoso centrale, attacchi di panico, vomito, delirio, perdita di memoria, paranoia,  ansia, mal di testa.

Rischi per la salute

Tra i più noti, per quanto riguarda le fenetilamine, queste determinano un aumento del battito cardiaco, della respirazione, della pressione sanguigna e della temperatura corporea. Quest’ultimo effetto può causare convulsioni e coma.

Triptamine

Rappresentano un gruppo di molecole in cui lo scheletro chimico principale è costituito da una triptamina, un alcaloide naturale.

Alcune sono dei neurotrasmettitori naturali (ad esempio, la serotonina); altre sono presenti in piante ed hanno attività allucinogena, come la dimetiltriptamina (DMT), un componente dei decotti di Ayahuasca, utilizzati da alcune popolazioni dell’Amazzonia per le proprietà allucinogene, e come la psilocibina, presente in alcuni funghi allucinogeni.

Alcune triptamine sono invece di origine sintetica, sono state progettate e sintetizzate per la ricerca; altre sono in circolazione come nuove sostanze psicoattive.

Presentazione

Le triptamine naturali circolano come preparazioni vegetali essiccate (ad esempio, funghi secchi); mentre le triptamine di sintesi possono trovarsi sotto forma di capsule, compresse, polveri o in forma liquida.

Modalità d’uso

Generalmente vengono ingerite, sniffate, fumate o iniettate.

Rischi

La tossicità ed i danni a lungo termine provocati dalle molecole di sintesi NPS nuove non sono sufficientemente documentati né sono stati sufficientemente studiati, per cui sono al momento incerti. Un uso frequente può causare perdita di contatto con la realtà. Il pericolo maggiore, anche consumando solo una volta, è che si manifestino disordini psichici già presenti in persone vulnerabili.

Ketamina

La ketamina è una molecola di origine sintetica dalle proprietà anestetiche ed analgesiche ed è ampiamente utilizzata in ambito veterinario, molto meno come anestetico nell’uomo.

Presentazione

Nel mercato illecito si trova sotto forma di liquido, capsule e polvere cristallina. La ketamina è stata rilevata anche in compresse vendute come ecstasy o come adulterante di altre droghe quali cocaina, amfetamine, eroina.

Modo d’uso

Nell’uso non medico, la ketamina in polvere viene principalmente assunta per via inalatoria, o iniettata per via intramuscolare dopo averla portata in soluzione. Viene riportata anche l’assunzione per via orale, rettale o anche attraverso il fumo, in via endovenosa o intramuscolare.

Effetti psicoattivi e rischi

Secondo quanto riportato da alcuni consumatori, gli effetti possono comparire tardivamente quando assunta per sniffing, inducendo l’assuntore al consumo di dosi ripetute a breve distanza.

La durata dell’effetto è molto variabile. Per prolungare gli effetti ricercati, spesso viene assunta con allucinogeni (ad esempio, LSD) o amfetamine/amfetamino-simili.

Gli effetti prodotti dall’assunzione di tale sostanza sono: allucinazioni, senso di dissociazione, immobilità, incoordinazione motoria, amnesia, disturbi visivi, cecità transitoria e ipotermia, torpore con la perdita delle nozioni di tempo e spazio. Con una dose più alta, viene meno la sensibilità del corpo, con un senso di separazione tra corpo e mente che può causare depressione respiratoria, perdita totale della coscienza o coma.

Vengono riportati anche, come effetti “non ricercati”, deprivazione sensoriale, derealizzazione e stato dissociativo prolungato (genericamente descritti come esperienze di pre-morte o “near-death”).

Un analogo derivato della ketamina è la metossietamina, i cui effetti ricercati e descritti dopo il consumo, sono: euforia, aumento dell’empatia, intensificazione delle esperienze sensoriali, distorsione del senso della realtà, allucinazioni visive vivide e persistenti. Alcuni consumatori riportano di aver manifestato nausea, vomito, diarrea, paranoia, ansia, confusione mentale, vertigini, distorsione del tempo, afasia, sinestesia, grave agitazione psicomotoria, insufficienza renale acuta e rabdomiolisi.

Per concludere si citano quattro NPS di origine naturale:

Kratom (Mitragyna speciosa Korth),

E’ una pianta indigena del sud-est asiatico che contiene l’alcaloide mitragina. A basse dosi ha proprietà stimolanti mentre ad alte dosi è un sedativo. 

Salvia Divinorum

E’ una pianta diffusa in Messico contenente il principio attivo salvinorina con proprietà allucinogene. 

Hydrangea (Ortensia)

Contiene cianoglicosidi che si trasformano in acido cianidrico (il più conosciuto Zyklon B, usato dai nazisti nelle camere a gas dei campi di concentramento) che portano a raggiungere stati allucinatori con il rischio di morte. 

Anadenanthera Peregrina (Yopo)

I semi vengono tostati, polverizzati ed inalati per le sue proprietà allucinogene. 

Se state affrontando una dipendenza da sostanze o comportamento c’è un percorso di supporto che può aiutare a trovare la via d’uscita.

Servizio
“MAI SOLO”

Serve aiuto?

Chiamaci per una consulenza.
La dipendenza ti rende schiavo!
Liberati dalla droga!

Telefono

+39 0744 977204

WhatsApp

+39 335 1812295

I video VR 360° sono stati realizzati
dalla Società Euromedia

Ideazione e storyboard
Gianluca Perissinotto

Supervisione Testi
Team Comunità Incontro

Regia
Grazia Morace

Riprese 360°
Matteo Marcheschi

Montaggio e compositing
Andrea Tappo

Applicazione VR per Oculus
Simone Stella

Esportazioni video per Google Cardboard
Mauro Cattani – Roberto Falchi

Grafica
Francesca Leonetti

Casting:
Barbara Cinaglia – Grazia Morace

Attori e comparse

Hanno partecipato: Silvia Venturi, Tognini Fausto Jacopo, Massaro Nicola, Venanzetti Dario, Barchiesi Marco, Brizi Alessio, Petrucci Massimo, Pieralberto Finali, Sara Paluzzi, Simone Ricci, Giacomo Gubbiotti, Francesco Patrizi, Elena Fantato, Barbara Cinaglia, Pieralberto Finali, Olivio Massarelli, Romina Stentella, Agnese Panetti, Giovanni Patrizi, Cristina Milli, Beatrice Baldassarri, Rocco Malafoglia, Simone Russo, Matteo Falocco, Carlo Falasca, Domiziani Jessica, Michelini Francesco, Lucci Cordisco Riccardo, Giornelli Francesca.

Si ringraziano per le location e per la diponibilità: Istituto Tecnico Tecnologico “Allievi-Sangallo”-Terni, Opificio Terni nella persona di Daniele Canonico, Canottieri Piediluco (Tr), Caffè Bar Natalini.